CHI SIAMO

falegnameria Ruggeri

1950-1977: LE ORIGINI

Come ebbe a dire Alessandro Baricco, “il destino fa fuoco con la legna che c’è.” Il destino del piccolo falegname 14enne Severino Ruggeri avrebbe visto un giorno lontano un’azienda leader del mercato cremonese nascere e crescere dalla sua esperienza.

Un ragazzo come tanti che in quegli anni dell’immediato dopoguerra inizia­rono a lavorare nel settore del legno, ma come nessuno ha raccolto i frutti del suo lavoro grazie alla passione, alla capacità, all’abnegazione, alle rinunce. Era fatto di legno buono, Severino Ruggeri, classe 1936.

A metà degli anni Sessanta, Severino fa ritorno a quella ditta che gli diede la prima occupazione. E qui si ferma parecchio, trovando l’opportunità di crescere e accumulare esperienza, fino alla grande scelta del 1978. «Già mentre lavoravo come dipendente – ricorda oggi Severino Ruggeri -, nel tem­po libero che mi rimaneva facevo mobiletti per conto mio, per arrotondare lo sti­pendio: realizzavo sottola­velli, scolapiatti, un po’ per tutto il paese. Va ricordato che a quei tempi non c’era ancora il sistema odierno delle cucine componibili».

E’ il momento di scegliere, e Severino sa che è arrivato il momento di rischiare in proprio.

1978: LA FONDAZIONE

E’ così che nel centro abitato della frazione Vho di Piadena, in via Macchi al numero 2, viene fondata la prima sede della Falegnameria Ruggeri: l’apparta­mento in cui il titolare risiede con la moglie Teresa Azzoni è al primo piano, la bottega di falegnameria al piano terreno. E’ una proprietà che apparteneva ai genitori di lei, che comprendeva un barchessale e una stalla.

Il falegname non è un mestiere che si improvvisa, non solo per la tecnica ac­quisita ma anche per l’iniziale investimento necessario per acquistare i mac­chinari.

Per lavorare il legno la prima macchina è… di legno, come ricorda oggi Se­verino: «Non avevo soldi, mi ero appena sposato e acquistai un macchinario in legno. Ma non lavorava bene, quindi passai a uno in ferro».

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1984: ARRIVA MARCO

Marco, il primogenito, entra nell’azienda in questo contesto, come lui stesso racconta: «Anch’io, come mio padre, avevo poca voglia di studiare, e a 16 anni iniziai come apprendista, anche se già in precedenza contribuivo nelle pause estive della scuola dell’obbligo».

Nella falegnameria ora lavorano in tre, e la sede di via Macchi inizia a farsi stretta, scomoda per consentire una lavorazione comoda da parte di tutti nelle varie fasi.

LE SCOMMESSE DEL NUOVO MILLENNIO

Oltre a Marco, Severino e Teresa hanno un figlio più giovane, Michele, e anche per lui il destino è segnato, anche se l’inserimento nell’azienda è più articolato. Intanto è l’ora di fare scelte strategiche.

La prima, nel 1996, è l’ingresso in azienda dell’unico membro che non fa parte della famiglia. Almeno per motivi di sangue, perché da allora è una colonna portante: Nicolas Ruffini.

C’è un’altra scelta importante da fare: «Ad un certo punto – dice Marco – ab­biamo dovuto abbandonare la produzione diretta, perché o fai una cosa o fai l’altra».

La Falegnameria Ruggeri nel 2002 inizia il commercio del pvc, materiale che sostituisce il legno e da subito è un successo commerciale.

falegnameria ruggeri
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2007: CAMBIO DI SOCIETÀ

In quest’anno rientra Michele, mentre la produzione diretta viene lentamente abbandonata, il che avverrà completamente l’anno successivo. C’è alle porte un nuovo trasferimento, a causa della scelta commerciale che deve privilegia­re lo spazio espositivo rispetto a quello produttivo. Ma ad occuparsene sarà la nuova generazione.

Nel 2007 infatti cambia la società, che da ditta individuale si trasforma in organizzazione che prevede la presenza di tre soci: Marco, Michele e Nicolas, l’apprendista diventato dipendente e che sale al livello dei due figli del fonda­tore.

Questo grazie ad accordi di esclusiva con importanti aziende internazionali, ad esempio Finstral per i serramenti in pvc e Dierre per le porte blindate, due partner sempre al fianco dell’azienda di Piadena fino ad oggi. Altri partner si aggiungeranno, per le porte interne, le basculanti e tanti altri prodotti.

2009-2014: UNA NUOVA SEDE, ANZI DUE

Il 12 settembre 2009 viene quindi inaugurata la nuova sede in via dei Plata­ni 188. Qui finalmente lo spazio espositivo è moltiplicato, e si può offrire al cliente una scelta vasta.

Tutto il lavoro è ormai concentrato sul commercio e la specializzazione nella posa in opera, con un’attenzione molto speciale nell’assistenza post vendita: il cliente non è mai lasciato solo coi problemi che possono verificarsi.

La soddisfazione della clientela per un’azienda radicata sul territorio è fon­damentale. Chi vende serramenti si affaccia soprattutto sul mercato locale, quindi il “buon nome” è essenziale.

Lo conferma Marco: «Da dati che abbiamo riscontrato, sappiamo che la nostra clientela nasce per il 70% dal passaparola. La fiducia della gente per noi è fon­damentale».

Un ruolo rilevante lo ricopre la burocrazia, che nel mondo del serramenti è particolarmente attiva. Per questo serve seguire costantemente corsi di forma­zione, mentre un ruolo importante è quello di affiancare i progettisti, diven­tando una sorta di consulenti.

Nell’aprile 2014 un altro passo importante è stata l’apertura di una seconda sede, a Cremona nella centrale Piazza Risorgimento.

Il perché di questo importante, ulteriore, passo avanti, lo spiega Michele:

«Se Maometto non va alla montagna, è la montagna ad andare da Maomet­to. Noi facevamo le Fiere a Cremona, area in cui avevamo già molti clienti. Il problema è che, trovandoci a Piadena, eravamo lontani fisicamente da questa clientela. L’area del Piadenese è inoltre poco abitata, e Cremona è la città più vicina e per noi appetibile. Inoltre anche le aziende fornitrici ci hanno spinto per coprire meglio l’intero territorio provinciale».

Già, la parola d’ordine sembra: mai fermarsi e adagiarsi sugli allori conquistati. In fondo è la stessa filosofia messa in campo sin dal 1978.

Marco conferma: «Si possono fare passi anche leggeri, ma non bisogna mai fer­marsi, si deve sempre avanzare. Abbiamo visto cosa è accaduto in passato: tanti sono partiti, e noi non abbiamo mai perso tempo a guardare cosa facessero gli altri. Abbiamo sempre avanzato col nostro passo lento, e dal 1978 l’azienda ha sempre incrementato in modo costante, ogni anno, clientela e fatturato».

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